Siracusa, impianti sportivi e conflitti di interesse. Una storia lunga.

M5S Siracusa: “Concessione alla Rari Nantes, cosa ne pensa il sindaco? Necessario approfondire per allontanare dubbi di legittimità e di opportunità politica”

Il Movimento 5 Stelle di Siracusa esprime forte preoccupazione per la vicenda relativa alla concessione in diritto di superficie per 60 anni dell’area comunale di via Franca Maria Gianni alla società Rari Nantes Siracusa. Sul tema sarà anche depositata un’interrogazione in Assemblea Regionale Siciliana.

Si tratta – evidenzia il M5S di Siracusa – di un caso che non può lasciare indifferenti: un bene pubblico di oltre 7.500 metri quadrati, classificato come area per verde e sport, è stato affidato per sei decenni a fronte di un canone annuo di appena 3.600 euro, poco più di 300 euro al mese. Una cifra che appare del tutto sproporzionata rispetto al valore e al potenziale dell’area e che pone seri interrogativi sulla perseguita tutela dell’interesse pubblico.

Sarebbero poi tutti da approfondire e verificare i dubbi sollevati sulla presunta vicinanza della società beneficiaria alla famiglia del presidente del Consiglio comunale Alessandro Di Mauro. Una circostanza che, anche a prescindere da responsabilità dirette, imporrebbe un doveroso passo indietro da parte dell’Amministrazione, nel rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza.

Siamo di fronte a una vicenda che non è solo amministrativa, ma anche etica e politica. Cosa ne pensa il sindaco? ll suo silenzio preoccupa. È poi inaccettabile che un Comune che si definisce ‘trasparente e riformista’ adotti atti che sembrano invece ricalcare le peggiori logiche del passato. Anche perchè sembra quasi di rivivere situazioni già finite in cronaca nel 2014 e nel 2015 e anche all’epoca denunciate pubblicamente dal Movimento 5 Stelle (https://www.movimento5stellesiracusa.it/la-strana-gestione-degli-impianti-sportivi-siracusa/)

Il M5S Siracusa chiede al Comune di sospendere gli effetti della determina dirigenziale n. 4630 del 22 settembre 2025 e di avviare una verifica approfondita per chiarire eventuali conflitti di interesse e garantire che la gestione dei beni pubblici avvenga sempre nell’interesse esclusivo dei cittadini.

Non ci siano zone d’ombra o sospetti di favoritismi. Ogni euro di patrimonio pubblico deve essere amministrato con trasparenza, equità e rispetto delle regole.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.